martedì 17 marzo 2009

Lampade a Led

Torraca City Led
Convegno con economisti e esperti del settore Il sindaco: così tagliamo il 65% delle spese
Il paese-laboratorio della luce per il futuro si trova nel cuore della provincia salernitana. Torraca, 1400 abitanti che da agosto si serve solo della luce dei led, è diventata un grande centro di sperimentazione permanente. È il risultato già raggiunto dalla piccola comunità cilentana e dalla Cree, la multinazionale americana che ha pubblicamente approvato il lavoro compiuto dal sindaco Daniele Filizola con l’illuminazione con i led.
«Apprezziamo l'opera di questa piccola comunità - ha commentato soddisfatto Greg Merritt, direttore marketing dell'azienda statunitense - e il compito realizzato continua un processo iniziato negli Usa». Grazie all'attenzione ottenuta per il premio nazionale di Ecomondo per la luce a led, che riduce del 65% la spesa dell'illuminazione pubblica, gli interessamenti sono in forte crescita, tanto che la Cree corporation, colosso americano - nonostante la giornata dello sciopero nazionale dei trasporti che ha penalizzato l'intero paese - ha deciso di esserci. L'incontro, moderato da Pierangelo Piegari, giornalista del Tg1 e voluto dal comune e dall'Elettronica Gelbison, azienda di Ceraso che ha realizzato le luci, ha analizzato i problemi progettuali, la sicurezza, gli aspetti economici, giuridici e l'inquinamento luminoso, senza dimenticare le norme illuminotecniche europee ed il finanziamento per riprodurre il caso di Torraca, la prima Led City al mondo.
Emozionato il giovane sindaco Filizola ha ricordato che risparmiare il 65% dei consumi e raggiungere un'elevata efficienza ed affidabilità, sono successi che fanno gola un po' a tutti. «La sua durata è superiore a quella delle classiche sorgenti luminose -spiega Filizola che a 37 anni è al secondo mandato -. C'è minor manutenzione poiché le lampade durano 10 anni invece che tre, con conseguente risparmio, tra l'altro senza inquinamento luminoso». «Siamo passati da lampade di 150 watt a quelle di 36». L'impianto dei 600 punti luce è costato 200.000 euro; si prevede in 7 anni il rientro del capitale investito.
Il comune imprenditore aderisce al progetto "Comuni Azzero CO2" e, con il Conto Energia del ministero dell'Ambiente, ha realizzato ben 4 impianti fotovoltaici che faranno incassare circa 50.000 euro all'anno, utili destinati per migliorare il paese.
Il professor Luciano Di Fraia, docente di Illuminotecnica presso l'Università di Napoli e collaudatore dell'impianto, ha spiegato che siamo solo nel mezzo di un cammino di perfezionamento, "con i led si registra l'assenza di materiale nocivo per l'uomo (raggi ultravioletti o infrarossi) ed una maggiore durata". Ha inoltre sottolineato che ci sono ancora delle soglie di miglioramento da raggiungere.
Sulle tecnologie utilizzate Filadelfio Cammarano ha presentato i successi di una piccola azienda come l'Elettronica Gelbison che dal periferico Cilento ha saputo esportare innovazioni anche all'estero. L'ingegner Gianni Silvestrini, direttore generale Kyoto Club e Mario Gamberale, di AzzeroCO2, si sono intrattenuti sull'aspetto ecologico sposato dal comune del golfo di Policastro. Marco Esposito, giornalista de "Il Mattino", ha presentato l'impatto mediatico del fenomeno energetico.

lunedì 16 marzo 2009

Fotovoltaico Italiano

Continua la corsa del fotovoltaico italiano
Il fotovoltaico italiano sta vivendo un momento magico. I 280 MW installati con il Conto Energia a fine 2008 (dato GSE), pari a una crescita di circa il 170 per cento rispetto all'anno precedente, rappresentano un record assoluto per un settore che nel 2007 faceva registrare 70 MW e nel 2006 appena 9 MW.
La domanda crescente di sistemi fv sia su tetto sia a terra sta spingendo la nascita di una vera e propria filiera italiana che, già nel corso del 2009, sarà in grado di supportare in maniera significativa pressoché tutti i segmenti del mercato del fotovoltaico, dall’approvvigionamento delle materie prime come il silicio alla realizzazione dei moduli, alla progettazione e installazione degli impianti.
Dopo il dietrofront sul tentativo di ridimensionare il bonus fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica, con gli ultimi provvedimenti approvati, ultimo in ordine di tempo il decreto con i nuovi incentivi alle fonti rinnovabili che estende tra l’altro lo scambio sul posto agli impianti di potenza fino a 200 kW, il governo sembra dimostrare la volontà di mantenere l’impegno preso in sede europea con il sì, anche se sofferto, al pacchetto europeo “clima ed energia”.
Certo, avvertono le associazioni di settore, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. In un’intervista rilasciata a Zeroemission.Tv il 7 gennaio scorso Gianni Chianetta, presidente di Assosolare (Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica), ha ricordato “le difficoltà di allacciamento alla rete e le lungaggini autorizzative” che sono ancora le “cause principali del ritardo dello sviluppo dell’energia fotovoltaica nel nostro Paese”.
Di recente a destare qualche preoccupazione nel settore è arrivata inoltre la Risoluzione n. 3/2008 che introduce l’ICI per gli impianti fotovoltaici su terreno agricolo. Un provvedimento che, comparando un impianto fotovoltaico a un bene immobile, lo renderebbe soggetto ad accatastamento e di conseguenza alla tassa comunale neutralizzando in parte (non si sa di preciso ancora di quanto) il vantaggio del Conto Energia.

Progetti Fotovoltaici in Italia e Spagna

Progetti per 38 MW in Italia e Spagna per SunEdison

SunEdison, uno dei principali fornitori di servizi nel settore dell’energia solare e di impianti fv, ha annunciato oggi l’acquisizione della tedesca Business Institute Solar Strategy GmbH (BISS), con sede ad Amburgo e una anche in Italia, a Brescia.
L’operazione assicura a SunEdison 38 MW di progetti nel settore del fotovoltaico in fase di sviluppo in Italia e Spagna e l’accesso diretto ad un portfolio di progetti per 300 MW in Europa. Oggi SunEdison gestisce a livello globale oltre 68 MW di impianti fotovoltaici di cui 9 in Spagna.
I dettagli relativi all’accordo e ai progetti non sono stati resi noti. Tuttavia, Carlos Domenech, responsabile della gestione operativa e direttore finanziario di SunEdison, ha spiegato che “l’acquisizione di BISS, consentirà a SunEdison di accedere direttamente ad un portfolio di progetti per 300 MW” accelerando l’espansione della società in Europa.

Rivoluzione Fotovoltaica

L' American Building Tecnologies, ha testato con successo un NUOVO
PANNELLO SOLARE, CHE PERMETTERÁ DI TAGLIARE I COSTI DEI
GENERATORI DI ENERGIA FOTOVOLTAICA DEL 50%. Il nuovo pannello
(Alubond Solar Collector Panel - SCP), promette di parire una nuova era
nello sviluppo e nell'abbatimento dei costi dell'energia solare.

Turbine Eoliche

Gamesa vince per la fornitura di turbine eoliche da Italia

Costruttore di turbine a vento spagnolo Gamesa ha firmato un accordo con la società italiana Alerion Parco Eolico Licodia Eubea, un affiliato di Alerion Industries, per la fornitura di 26 Gamesa G5X 850kW turbine eoliche nel corso del 2009, per un importo totale di capacità di generazione di potenza installata di 22MW.
Secondo la società, la turbina eolica generatori saranno Licodia Eubea per il parco eolico situato nel regione siciliana di Catania.
L'accordo comprende la fornitura di turbine a vento, la loro installazione e start-up, così come il loro funzionamento e la manutenzione.
L'inizio del lavoro di assemblaggio è previsto per il primo trimestre del 2009, ha detto la società.
Il rendimento annuo di elettricità prodotta a tali impianti è prevista in sostituzione di 4730 tonnellate di petrolio equivalenti all'anno ed evitare l'emissione in atmosfera di 33.000 tonnellate di CO2 l'anno, i crediti Gamesa.

Centrale Italiana a Biodiesel

L’olio di Jatropha Curcas verrà utilizzato in una centrale italiana in provincia di Ascoli Piceno dove grazie ad un accordo fra una società impiantistica Italiana e il governo del Madagascar dove verranno coltivati 100.000 ettari a Jatropha. L’investimento ammonta a 5 milioni di € grazie ai quali si prevedono di poter ricavare 300.000 tonnellate di olio vegetale. L’obiettivo spiegano i titolari dell’azienda italiana è quello di “poter favorire nel prossimo futuro (2-3 anni) la costruzione nel territorio ascolano di tante piccole centrali elettriche di piccole dimensioni, 1 MW ciascuna, alimentate proprio con l’olio di Jatropha Curcas del Madagascar. In quella zona e con l’estensione di coltivazioni, potremmo avere tanto materiale da sostenere l’intero fabbisogno energetico del Piceno fra cittadini ed imprese.

JATROPHA CURCAS

La Jatropha è un arbusto in grado di produrre un frutto ricco di olio (140%) tradizionalmente usato come carburante per il riscaldamento e l’illuminazione nelle comunità in via di sviluppo. Ma il valore della Jatropha Curcas è attestato soprattutto come materia prima prodotta su larga scala per la produzione di biocarburanti. La Jatropha Curcas è attualmente oggetto di ricerca e di sviluppo per il suo enorme potenziale d’uso nella produzione di biodiesel per i trasporti. Uno dei principali vantaggi della Jatropha risiede nella possibilità di essere coltivata in condizioni di scarsa piovosità e siccità e soprattutto dove altre colture è pressoché impossibile farle crescere.

Prima centrale biocarburante in Belgio

Grazie alla Jatropha, la società finlandese Wärtsilä ha annunciato l’avvio della prima centrale elettrica a biocarburante in Belgio entro l’inizio del 2009. Una centrale da 9 MW per un costo di 7 milioni di €, proprietà di una joint venture fra gli sviluppatori Thenargo e le aziende agricole locali.

biodiesel: nuovo impianto in Italia

Biodiesel: un nuovo grande impianto in costruzione nel Nord Italia
10/2/2009
È entrato in funzione l'impianto di produzione di biodiesel Oxem, a Mezzana Bigli in provincia di Pavia. L'impianto, capace di produrre 200.000 tonnellate di biodiesel l'anno, è stato dotato di un collegamento sotterraneo via tubo con la raffineria Eni di Sannazzaro de' Burgondi.

domenica 15 marzo 2009

Parliamo di Green Energy

BIOMASSE, ESTESI GLI INCENTIVI
- ROMA, 2 MAR - Dopo il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni e l'approvazione del Consiglio dei Ministri, il Ddl per lo sviluppo del settore agroalimentare passa ora all'esame del Parlamento. Il provvedimento introduce alcune novita': scompare il requisito della filiera corta per gli impianti alimentati a biomassa fino a 1MW di potenza. Mentre estende il sistema di incentivi agli oli vegetali puri ''tracciabili''. In sostanza per quanto riguarda la tariffa omnicomprensiva introdotta dalla Finanziaria 2007, quale incentivo alternativo al riconoscimento dei certificati verdi, e applicabile agli impianti di potenza non superiore a 1 MW, il Ddl non la condiziona piu' alla vicinanza geografica tra luogo di produzione e impianto, secondo il principio delle ''filiera corta'' rendendo cosi' possibile il riconoscimento della tariffa (28 euro cm/kWh) per biogas e biomasse. Il Ddl riconosce la stessa tariffa anche agli oli vegetali puri, qualora tracciabili attraverso il sistema stabilito dal regolamento (Ce).

martedì 10 marzo 2009

Benvenuti, ho creato questo blog per inserire le piu' recenti informazioni sul mercato dell'energia e delle Materie Prime. Settori che incidono profondamente sul nostro modo di vivere.
Tradewest