lunedì 16 marzo 2009

Fotovoltaico Italiano

Continua la corsa del fotovoltaico italiano
Il fotovoltaico italiano sta vivendo un momento magico. I 280 MW installati con il Conto Energia a fine 2008 (dato GSE), pari a una crescita di circa il 170 per cento rispetto all'anno precedente, rappresentano un record assoluto per un settore che nel 2007 faceva registrare 70 MW e nel 2006 appena 9 MW.
La domanda crescente di sistemi fv sia su tetto sia a terra sta spingendo la nascita di una vera e propria filiera italiana che, già nel corso del 2009, sarà in grado di supportare in maniera significativa pressoché tutti i segmenti del mercato del fotovoltaico, dall’approvvigionamento delle materie prime come il silicio alla realizzazione dei moduli, alla progettazione e installazione degli impianti.
Dopo il dietrofront sul tentativo di ridimensionare il bonus fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica, con gli ultimi provvedimenti approvati, ultimo in ordine di tempo il decreto con i nuovi incentivi alle fonti rinnovabili che estende tra l’altro lo scambio sul posto agli impianti di potenza fino a 200 kW, il governo sembra dimostrare la volontà di mantenere l’impegno preso in sede europea con il sì, anche se sofferto, al pacchetto europeo “clima ed energia”.
Certo, avvertono le associazioni di settore, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. In un’intervista rilasciata a Zeroemission.Tv il 7 gennaio scorso Gianni Chianetta, presidente di Assosolare (Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica), ha ricordato “le difficoltà di allacciamento alla rete e le lungaggini autorizzative” che sono ancora le “cause principali del ritardo dello sviluppo dell’energia fotovoltaica nel nostro Paese”.
Di recente a destare qualche preoccupazione nel settore è arrivata inoltre la Risoluzione n. 3/2008 che introduce l’ICI per gli impianti fotovoltaici su terreno agricolo. Un provvedimento che, comparando un impianto fotovoltaico a un bene immobile, lo renderebbe soggetto ad accatastamento e di conseguenza alla tassa comunale neutralizzando in parte (non si sa di preciso ancora di quanto) il vantaggio del Conto Energia.

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